SCIP significa Substances of Concern In articles as such or in complex objects (Products) e si tratta di un database che contiene informazioni relative a sostanze preoccupanti in articoli in quanto tali o in oggetti complessi.
Tutto nasce dalla revisione della Direttiva quadro sui rifiuti, la 2008/98/CE, ad opera della Direttiva (UE) 2018/851 del 30/05/2018.
Nell’ottica del potenziamento dell’economia circolare, basata quindi sui concetti di recupero e riutilizzo, la presenza di sostanze pericolose può rendere i rifiuti inadatti al riciclaggio o alla produzione di materie prime secondarie di qualità elevata.
La Direttiva UE 851 si pone in proposito due importanti obiettivi:
Per raggiungerli, la Direttiva indica di:
Lo SCIP nasce dall’art. 9 della Direttiva, che soddisfa i punti di cui sopra e viene ripreso in Italia dalla modifica dell’art. 180 del D.Lgs. 152/2006 (il Testo Unico Ambientale) ad opera del D.Lgs. 116/2020.
Il database dovrà contenere informazioni relativamente alle sole SVHC, Substances of Very High Concern, ovvero alle sostanze estremamente preoccupanti, e a quelle contenute nella Candidate List, ovvero l’elenco di quelle candidate a diventare estremamente preoccupanti.
Le sostanze SVHC sono solitamente quelle che soddisfano i criteri di classificazione come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (CMR), di categoria 1A o 1B ai sensi del Regolamento CLP o sostanze che sono persistenti, bioaccumulabili e tossiche (PBT) o molto persistenti e molto bioaccumulabili (vPvB) in conformità al Regolamento REACH (allegato XIII), o ancora, gli interferenti endocrini o sostanze che destano particolare preoccupazione individuate caso per caso (sensibilizzanti ecc…).
A partire dal 5 gennaio 2021, tutte le aziende che in UE
articoli che contengono sostanze estremamente preoccupanti (SVHC) in concentrazione superiore a 0,1% peso/peso sono obbligate a notificare i predetti articoli nel database SCIP.
Le aziende che sono tenute a notificare nel database SCIP dell’ECHA l’eventuale presenza nei propri prodotti venduti di sostanze SVHC devono necessariamente gestire il processo di mappatura degli articoli ed oggetti complessi venduti e la raccolta periodica delle informazioni dai propri fornitori. La gestione di centinaia, a volte migliaia di articoli associati ad altrettanti fornitori, spesso depositati in diversi database o su fogli di calcolo non controllati che determinano enormi inefficienze all’interno delle organizzazioni.
Il nuovo modulo Gestione Scip permette di eliminare completamente le e-mail di interscambio informazioni fra l’azienda ed i propri fornitori di prodotti per l’aggiornamento periodico del database sostanze pericolose, automatizzando la raccolta delle informazioni dal fornitore direttamente attraverso il Portale di Q-81. I fornitori accedono ad un’area a loro riservata per poter comunicare le proprie notifiche SCIP ed il loro stato rispetto alle sostanze contenute nei loro articoli forniti. Il committente gestisce e regola le comunicazioni periodiche con i fornitori ed i clienti, supervisiona lo stato di compilazione e risposta da parte di tutti i fornitori, intercettando situazioni di potenziale rischio. Il Modulo Gestione SCIP permette di estrapolare in modo semplice e preciso i flussi delle informazioni che concorrono alla compilazione del database
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