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LA MANUTENZIONE DEI DPI

Cura e manutenzione dei DPI sono a carico del datore di lavoro

In un precedente articolo è stata affrontata l’importanza delle attività di manutenzione, intesa come combinazione di tutte le azioni tecniche, amministrative e gestionali, previste durante il ciclo di vita di un’attrezzatura, destinate a mantenerla o riportarla in uno stato in cui possa eseguire la funzione richiesta.

 

Gli oggetti da manutenere non sono solamente macchine, impianti ed attrezzature, come viene immediato pensare, ma anche i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) devono essere oggetto di interventi che ne mantengano nel tempo l’efficacia e l’efficienza.

 

Foto case history

Nell’Allegato II del Regolamento UE 2016/425 (“Regolamento DPI” di cui è stato trattato in questo post), al punto 1.4, tra i requisiti generali delle istruzioni che il fabbricante deve obbligatoriamente fornire, vengono esplicitate proprio le attività di manutenzione.

Nel dettaglio le istruzioni devono comprendere:

  • le istruzioni di magazzinaggio, di impiego, di pulizia, di manutenzione, di revisione e di disinfezione;
  • i prodotti per la pulizia, la manutenzione o la disinfezione consigliati dal fabbricante e le loro modalità di impiego;
  • se del caso, gli accessori che possono essere utilizzati con i DPI e le caratteristiche dei pezzi di ricambio appropriati.

 

L’art. 78, del D.lgs. 81/2008 stabilisce che i lavoratori debbano provvedere alla cura dei DPI messi a loro disposizione, non apportandovi modifiche di propria iniziativa e segnalando immediatamente al datore di lavoro o al dirigente o al preposto qualsiasi difetto o inconveniente da essi rilevato nei DPI messi a loro disposizione. Inoltre devono essere rispettare dal lavoratore le procedure aziendali in materia di riconsegna dei DPI.

 

Nel mese di giugno ci sono state due sentenze della Cassazione Civile, Sez. Lav. che hanno ribadito che cura e manutenzione del DPI sono a carico del datore di lavoro.

Nelle sentenze del 26 giugno 2019, n. 17132 e del 21 giugno 2019, n. 16749, i giudici hanno sottolineato che, nel caso in esame, relativo agli “abiti da lavoro” dell’operatore ecologico, questi devono essere soggetti a cura e manutenzione (ovvero al lavaggio) a carico del datore di lavoro perché sono a tutti gli effetti del DPI:

Scrive la Corte “la nozione legale di Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) non deve essere intesa come limitata alle attrezzature appositamente create e commercializzate per la protezione di specifici rischi alla salute in base a caratteristiche tecniche certificate, ma, in conformità alla giurisprudenza di legittimità, va riferita a qualsiasi attrezzatura, complemento o accessorio che possa in concreto costituire una barriera protettiva, sia pure ridotta o limitata, rispetto a qualsiasi rischio per la salute e la sicurezza del lavoratore, […]. Nella medesima ottica il datore di lavoro è tenuto a fornire i suddetti indumenti ai dipendenti e a garantirne l’idoneità a prevenire l’insorgenza e il diffondersi di infezioni provvedendo al relativo lavaggio, che è indispensabile per mantenere gli indumenti in stato di efficienza e che, pertanto, rientra tra le misure necessarie per la sicurezza e la salute dei lavoratori che il datore di lavoro è tenuto ad adottare [..] ai sensi degli artt. 15 e ss. del d.lgs. n. 81 del 2008 e s.m.i..”.

 

Appare pertanto irrinunciabile, per il datore di lavoro, dotarsi di strumenti adeguati per la gestione di questi processi. Un archivio dei DPI e delle regole di utilizzo (ad es. Quali DPI sono obbligatori per l’operatore ecologico?) è facilmente realizzabile con il modulo “Gestione DPI” di Q-81 HSE WEB APP , modulo che sarà aggiornato e migliorato proprio nella prossima release in uscita in autunno.

Q-81 HSE WEB APP permette, inoltre, la registrazione delle attività di manutenzione sui DPI stessi. Questo consente di tenere copia digitale, ad esempio, attraverso la compilazione di una cheklist, o direttamente della registrazione con il modulo “Gestione manutenzioni” disponibile presto anche in versione responsive. Questi strumenti rendono più facile il controllo delle scadenze e la pianificazione degli interventi manutentivi, riducendo sia le non conformità sia il rischio residuo per gli operatori, che potrebbe scaturire dall’utilizzo di un DPI non sottoposto a manutenzione e cura periodiche o sostituzione a fine vita.

Infine, ma non meno importante, la gestione del processo di “Gestione DPI” con Q-81 HSE WEB APP permette alle aziende di non incappare in reati commessi per negligenza nelle manutenzioni di questi dispositivi che, come ricordato dalla Corte nella sentenza sopraccitata, rientrano tra le misure necessarie per la sicurezza e la salute dei lavoratori che il datore di lavoro ha l’obbligo di adottare. Ad esempio, se a causa di queste mancanze si dovessero lesioni colpose gravi o gravissime, esse risulterebbero in violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro pertanto l’azienda nel risponderebbe anche in ambito D.lgs 231/01.

 

I tecnici Nord Pas e i PM Q-81 sono a disposizione per supportare i clienti nell’analisi e gestione personalizzata di questo importante processo: contattaci.


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